I coloranti alimentari sono molto utili in cucina, e in particolare in pasticceria. Infatti sono usati principalmente per colorare creme e panna per le decorazioni. E’ possibile inoltre utilizzarli anche nella preparazione di cocktail oppure per la creazione di paste modellabili per i bambini.
Non tutti tuttavia sono disposti a servirsi dei coloranti alimentari artificiali, sebbene quelli in commercio debbano rispettare le specifiche normative. Spesso inoltre questi prodotti industriali contengono sostanze ricavate dagli animali, perciò sgradite a vegani e vegetariani.
Per fortuna è possibile realizzare in casa pigmenti di origine naturale, che si potranno utilizzare in tutta tranquillità!
Come estrarre i coloranti dagli alimenti
Ci sono diversi modi per estrarre i pigmenti dal cibo. Il più semplice è frullare il frutto o ortaggio da noi scelto, aggiungendo eventualmente un po’ di farina. Un’altra metodologia prevede la macerazione dei frutti in “acqua, alcool alimentare o olio vegetale”. Infine, se si ha un essiccatoio, si possono essiccare i frutti o gli ortaggi tagliati a fette; una volta asciutti, dovranno essere ridotti in polvere.
Ma vediamo ora da quali ortaggi ricaveremo i preziosi colori.
I colori primari
Tre sono i colori primari: giallo, rosso e blu. Ebbene, il colore giallo si ottiene facilmente dallo zafferano o dalla curcuma, le quali si reperiscono in commercio già in polvere.
Il rosso, in tutte le sue sfumature, si ricava invece da frutti di colore rosso: fragole, pomodori, ciliegie; il colore blu invece da mirtilli e more, ma anche dalle melanzane.
I colori secondari
Tra i colori secondari, il verde può essere ottenuto dalle verdure in genere e dal prezzemolo; il viola dalla barbabietola e dal cavolo rosso.
Il colore arancione si ottiene invece dalle carote oppure, facendo attenzione al loro sapore forte, da agrumi di colore arancione come arance e mandarini. Per il marrone è poi molto semplice; basta infatti servirsi di cioccolato, tè e caffè.