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Eleuterococco: il ginseng siberiano dalle tante virtù

L’eleuterococco appartiene alla stessa famiglia del ginseng; non a caso è conosciuto anche come ginseng siberiano, in quanto appartiene alla vegetazione tipica di Siberia e Mongolia. “Cresce spontaneamente anche in Cina, Giappone e Corea del Sud”. Nella medicina tradizionale cinese veniva utilizzato per curare numerose patologie, tra le quali artrite reumatoide e dolore ai reni.

Il suo nome scientifico è Eleuterococcus senticosus e se ne utilizza soprattutto la radice. Se ne trovano in commercio diversi preparati: compresse, gocce, tisane, granuli e tintura madre. Per aumentarne l’efficacia, può anche essere associato ad altri integratori, come la spirulina o la pappa reale. Ma scopriamo ora insieme perché gli integratori a base di ginseng siberiano spopolano in erboristeria!

Le virtù dell’eleuterococco

Questa pianta ha una forte azione tonificante, e per questo è molto utilizzata dagli sportivi per migliorare le loro prestazioni; la sua funzione energizzante la rende molto utile anche in caso di stanchezza e astenia. L’eleuterococco ha poi una efficace azione antistress.

Favorisce inoltre la concentrazione, come ben sanno studenti e lavoratori,  e “può essere considerato un antidepressivo naturale”. E’ poi considerato un immunostimolante, cioè una sostanza in grado di regolare le difese immunitarie.

Attenzione: non tutti possono usare il ginseng siberiano!

Come tutti gli integratori,  l’eleuterococco richiede un uso consapevole e responsabile; infatti anche integratori e fitofarmaci richiedono il rispetto di alcune regole. In primo luogo occorre evitare il sovradosaggio, che potrebbe causare “mal di testa, irritabilità e insonnia”. E’ poi sconsigliato nella dieta di donne in gravidanza o nel periodo di allattamento.

In secondo luogo non tutti possono ingerire integratori a base di ginseng siberiano. Infatti l’uso dell’eleuterocco è sconsigliato a chi soffre di patologie cardiache, ipertensione e asma. Non conviene inoltre assumerlo se si fa uso di “insulina e alcuni antibiotici”, poiché interferirebbe con il corretto funzionamento di questi farmaci.

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