I giochi da tavola attualmente prodotti in Italia e nel mondo hanno origini lontane, persino vetuste. Ciò vuol dire che i nostri figli giocano con gli stessi giochi da tavola di cinquanta, cento anni fa. Questo è sotto certi aspetti affascinante.
Si tratta quindi di invenzioni senza tempo e che non invecchiano. Immutato resta tra i bambini il divertimento del Monopoli e del gioco dell’oca, che ancora oggi bisticciano per chi deve usare il fiasco o la candela. E sempre sulla cresta dell’onda troviamo il gioco delle pulci, anch’esso un vero classico. Ma quando sono stati inventati questi giochi?
Il Monopoli: il principe dei giochi da tavola
L’invenzione del Monopoli risale ai primi anni del 1900, e la sua ideatrice è l’americana Elizabeth Magie. Il gioco si chiamava The Landlord’s Game, (Il gioco del possidente) e fu brevettato con questo nome nel 1904. Nel 1924 la signora Magie ne rinnova il brevetto, mutando alcune regole; col tempo gli attribuisce anche un nuovo nome: Auction Monopoly, che diverrà poi semplicemente Monopoly.
Negli anni Trenta una variante del Monopoly venne elaborata da Charles Darrow, per essere poi comprata e distribuita dalla Parker. In Italia il Monopoly venne distribuito a partire dal 1935 dalla Editrice Giochi; il nome fu però italianizzato in Monopoli.
Il gioco dell’oca
Tra i giochi da tavola, il gioco dell’oca vanta origini piuttosto antiche, ma la versione giunta fino a noi, quella con l’oca al centro del tabellone, risale alla seconda metà del 1500. Infatti nel 1580 Francesco I de’ Medici inviò in regalo a Filippo di Spagna il gioco chiamato “Nuovo e molto dilettevole giuoco dell’oca”.
Il gioco delle pulci: uno dei giochi da tavola più amati
Il brevetto del gioco delle pulci risale al 1889; il suo ideatore è l’inglese Joseph Assheton Fincher e il gioco delle pulci ( Tiddledy-Winks) e nello stesso anno viene messo in commercio dalla John Jacques and Sons.