Porto Badisco è una splendida marina del Salento, collocata a pochi chilometri di distanza da Otranto e da Santa Cesarea Terme. La cittadina vanta una costa di notevole bellezza, e, inaccessibile ai più ma ben nota agli archeologi, una grotta che custodisce un inestimabile tesoro.
Si tratta della spettacolare Grotta dei Cervi, conosciuta anche come la Sistina della Preistoria.
Le meraviglie della Grotta dei Cervi
La Grotta dei Cervi è stata scoperta nel 1970 dal Gruppo speleologico Salentino “P. de Lorentiis” di Maglie. Essa si trova infatti 26 metri sotto il livello del mare. La grotta salentina contiene ben 3000 pittogrammi risalenti al Neolitico. I più antichi risalgono al 3000-4000 a.C.; quelli più recenti sono stati invece realizzati tra il 5000 e l’8000 a.C.
Nella grotta i nostri antenati celebravano “rituali propiziatori rivolti alla Natura”. Alcune pitture in ocra rossa risalgono al paleolitico, ma la maggior parte delle raffigurazioni, del Neolitico e della prima età dei metalli, sono nere, in quanto effettuate col guano di pipistrello. “Sono narrazioni figurative con scene di caccia al cervo, di agricoltura e forse di vita sociale”.
Una meta difficile da raggiungere
Non a tutti è purtroppo possibile ammirare di persona le splendide pitture preistoriche della Grotta dei Cervi, per due semplici motivi. In primo luogo visite troppo frequenti potrebbero introdurre germi e batteri in grado di alterare il delicato equilibrio creatosi nella grotta; ciò potrebbe causare il graduale deterioramento delle preziose pitture murali. Perciò è consentito visitare la Grotta dei Cervi solo “per motivi di studio o ad alcuni giornalisti”. Tra questi privilegiati c’è stato Alberto Angela.
In secondo luogo, anche se ci fosse libero accesso alla grotta, solo un esperto speleologo riuscirebbe a raggiungerla. Infatti bisogna strisciare nel fango e per stretti cunicoli, illuminati solo dalla luce in dotazione al casco.
Come ammirare la bellezza della Grotta dei Cervi
Anche se per motivi scientifici e pratici è molto difficile vedere di persona le meraviglie di questa grotta, è comunque possibile soddisfare la propria curiosità al Castello Aragonese di Otranto, che ospita “una mostra permanente con i reperti raccolti e un documentario in 3d che riproduce fedelmente l’interno della Grotta dei Cervi.