Louisa May Alcott è tra le scrittrici per l’infanzia più note, soprattutto per il suo bestseller Piccole donne. Il fortunatissimo romanzo , dato alle stampe nel 1868, ha ispirato tra l’altro diversi film di successo. Il primo risale al 1949, e tra le attrici protagoniste c’erano Elizabeth Taylor e Janet Leigh. Il più recente è uscito nelle sale nel 2019 e deve la regia a Greta Gerwig; nel cast figurano Emma Watson, Meryl Streep e Chris Cooper.
Ma che tipo era la Alcott, e che genere di vita ha vissuto?
La famiglia di Louisa May Alcott
Innanzitutto bisogna dire di lei che visse in America tra il 1832 e il 1888. Non era di famiglia abbiente e dovette lavorare per tutta la vita, in ultimo come scrittrice; tuttavia ebbe come precettori persone di grande cultura, tra cui lo scrittore Nathaniel Hawthorne e il naturalista Henry D. Thoreau.
La sua famiglia non era ricca, ma colta. Il padre era un filosofo trascendentalista e la madre una fiera attivista. Louisa aveva inoltre diverse sorelle; tra queste la minore, May, era una valente pittrice.
Rimase nubile, ma, in seguito alla morte della sorella minore, adottò la nipote Louisa May Nieriker.
Una donna moderna
Già per il fatto di essere una donna lavoratrice, la Alcott è affine alle donne moderne. Inoltre Louisa era di carattere combattivo. Fu abolizionista e accesa sostenitrice dei diritti delle donne. Tendenze ereditate forse dall’ambiente familiare: la famiglia Alcott infatti collaborava con “la rete clandestina Underground Railroad che favoriva la fuga e l’espatrio delle persone di colore”.
Le opere letterarie di Louisa May Alcott
La prima opera edita da Louisa May Alcott Alcott è una raccolta di racconti del 1855, Flower Fables. Quasi tutte le sue opere sono rivolte a un pubblico giovane e hanno scopo educativo, ma scrisse anche opere più “leggere” sotto lo pseudonimo di A. M. Barnard (Un lungo fatale inseguimento d’amore, Il fantasma dell’abate, Passione e tormento).