Le cipolle sono bulbi molto usati in cucina. Non si può infatti pensare di fare un buon sugo senza cipolla, motivo per cui in tutte le dispense italiane è presente questo bulbo odoroso.
La cipolla si può presentare in tre diverse colorazioni: “rosse, bianche e ramate“. Nel nostro paese si producono almeno venti varietà di cipolle: conosciamone insieme alcune.
Il peso massimo tra le cipolle: la cipolla di Giarratana
Questa tipologia di cipolle è coltivata a Giarratana, un piccolo borgo siciliano in provincia di Ragusa. E’ presidio slow food e può raggiungere dimensioni davvero notevoli: può infatti arrivare a pesare fino a tre chilogrammi. Il suo sapore dolce la rende gradevole per tutti i palati.
La cipolla di Tropea
La cipolla rossa di Tropea Igp è coltivata in Calabria tra i comuni di Nicotera e Campora San Giovanni. Il loro sapore non aggressivo permette di gustarle piacevolmente anche crude, un ottimo modo per assorbirne tutti i preziosi nutrienti.
La varietà borettana: la più nota tra le cipolle dell’Italia settentrionale
Le cipolle borettane hanno il bulbo appiattito e sono originarie di Boretto, ” in provincia di Reggio Emilia”. Il loro odore è delicato e contengono una buona quantità di vitamina C. Cotte o sottaceto, costituiscono un ottimo contorno.
La cipolla di Banari
Questa varietà di cipolla è coltivata in Sardegna. Dal colore dorato, può raggiungere grosse dimensioni, anche oltre il chilogrammo. E’ ottima cotta in forno, ma anche cruda in insalate.
Due cipolle bianche
Entrambe bianche si presentano invece la cipolla bianca di Barletta, in Puglia, e quella di Chioggia, nel Veneto. La prima varietà è croccante e dal sapore pungente; la seconda è digeribile e si accompagna bene a “piatti dal gusto forte come il fegato e le sarde”.
La varietà del Cilento
Tipica del Cilento, in Campania, è la cipolla di Vatolla, dal sapore molto dolce.