Il comune di Misterbianco si trova in provincia di Catania, sul versante meridionale dell’Etna. Del resto la sua storia è strettamente legata all’attività del vulcano: nel 1669 una spaventosa eruzione del vulcano distrusse completamente il borgo; successivamente esso fu ricostruito riproducendo nei limiti del possibile la sua struttura originaria.
A motivo di ciò non esistono nel comune edifici antecedenti questa data. Ancora oggi nella cittadina si svolge una processione dedicata alla Madonna degli ammalati, che rievoca la fuga degli abitanti verso le zone di campagna a causa dell’eruzione.
La cittadina prende il nome dal monastero che sorgeva nell’antico borgo, denominato “monasterium album“, cioè “monastero bianco”. Attualmente conta ben 50.000 abitanti, e la sua economia coinvolge e attrae i paesi limitrofi.
Gli edifici più belli di Misterbianco
A Misterbianco è possibile ammirare “i resti di un acquedotto romano costruito tra la fine del II secolo e l’VIII secolo d.C.” Molto interessante è anche l’antica chiesa madre, denominata “chiesa di Campanarazzu“, ubicata in un suggestivo boschetto di querce secolari, di cui rimane il campanile.
All’archeologia industriale appartiene infine lo stabilimento della famiglia Monaco: nei suoi locali si svolgevano svariate attività artigianali, come “la produzione dell’olio di oliva e la distillazione del cognac“.
Assolutamente da visitare è infine il Museo d’arte sacra, ubicato nella cripta della Chiesa madre: costituito da cinque sale, espone preziosi reliquiari.
I prodotti tipici
Misterbianco ha ancora oggi una spiccata vocazione agricola, con la produzione di “uva, agrumi, prodotti ortofrutticoli, cereali, olive, mandorle, foraggi”. Se si decide di visitare il paese, non si può fare a meno di assaggiare due piatti tipici del paese: i mugghiati e l’impanata.
I mugghiati sono biscotti di pastafrolla con il ripieno di vin cotto; sono caratteristici del periodo natalizio. Invece l’impanata è pasta di pane farcita con ortaggi vari ( in genere patate e broccoli) e salsiccia.