Possiedi oro fisico, come orologi, collane, bracciali, anelli e simili? Come tante famiglie, li conservi come riserva di valore per eventuali emergenze o progetti futuri? Grazie alle possibilità offerte dalla blockchain, oggi hai l’opportunità di generare dei rendimenti dall’oro che possiedi.
Ti consiglio di leggere questo articolo e approfondirlo, perché l’opportunità che ti descriverò è veramente interessante e non sono richieste particolari competenze. Potrai farti aiutare da qualcuno dove lo ritieni opportuno, senza dover correre rischi. Ti spiegherò quelle che secondo me sono delle ottime alternative al tenersi in casa (ma anche presso cassette di sicurezza in banche ecc) oro e magari anche gioielli di vario tipo.
Disclaimer
Non sono un consulente finanziario nè un esperto di investimenti. Potrei dire di essere un esperto di criptovalute ma mi astengo anche da questa definizione per rendere di più l’idea di quanto non sia un professionista. Quello che dirò non sono consigli finanziari, inviti a investire o agire come dirò, ma sono punti di vista e pensieri personali che voglio condividere perché ritengo possano tornare utili, ma mai senza i dovuti approfondimenti e la valutazione di un vero esperto. Ciò che condivido è frutto della mia esperienza, breve e non professionale, potrebbe non essere adatto alla tua situazione finanziaria o ai tuoi obiettivi finanziari.
Introduzione
Possedere orologi, collane o bracciali in oro è molto frequente nelle famiglie italiane che dalle stime risulta possiedano circa due mila euro di gioielli ciascuna. E’ frequente conservare piccoli gioielli che è comune ricevere come regalo in svariate occasioni (compleanni, battesimi, comunioni, matrimoni, lauree…), per poi quasi dimenticarsene se non per indossarli raramente in poche occasioni. Sempre dai dati, è chiaro come pochi italiani siano a conoscenza del valore che potrebbero avere i gioielli che possiedono e che quasi tutti tendano a conservarli a lungo senza mai venderli. Perché?
I motivi sono tanti e validissimi. Oro, argento e gioielli in generale sono considerati un’ottima riserva di valore, in quanto il loro prezzo oscilla poco e raramente hanno grandi variazioni, soprattutto in negativo. Storicamente, il loro valore è salito parecchio negli anni e tenerli fermi si è rivelata una scelta valida, rispetto a chi ha preferito invece venderli anni fa. I risultati passati non danno la certezza che ci saranno gli stessi risultati in futuro, ma nulla sembra cambiare per quanto riguarda la loro validità come riserva di valore. Governi, banche e varie istituzioni continuano a usare oro come riserva possedendone la maggior parte.
Quindi possiamo dire che conservarli, specialmente l’oro, resta un’ottima soluzione per chi ne possiede, venderli potrebbe alla lunga portarci un mancato guadagno (se le cose non cambiano, ovviamente). Perché quindi non ottimizzare questi possibili rendimenti, “garantendoci” un ulteriore guadagno (o solo qualche vantaggio) sugli oggetti preziosi che abbiamo?
Attualmente ciò è possibile con l’oro (e potenzialmente anche con altri asset ma è meglio iniziare solo con l’oro), purché non siate legati agli oggetti in oro che possedete.
Pax Gold: l’oro digitale
Ecco l’idea: invece di tenere tutti quegli oggetti in oro nascosti chissà dove, col rischio che li perdiate, che ve li rubino ecc, o in cassette di sicurezza in banca, addirittura spendendendo soldi invece di guadagnarli… potreste vendere tutto e convertirli in Pax Gold, una stablecoin che vale quanto l’oro. Una stablecoin non è altro che una criptovaluta, ma con una particolarità: il suo valore è legato a un asset, rendendo il suo prezzo uguale a quello dell’asset stesso. Esistono diverse stablecoin, alcune legate al dollaro ad esempio, altre all’euro, altre più particolari.
Il Pax Gold è emesso da Paxos Trust Company, una società che si occupa di garantire che per ogni Pax Gold emesso ci sia un’oncia d’oro fisico che la società garantisce (depositati presso cassette di sicurezza, caveaux, ecc, tutto con trasparenza e con audit regolari).
Potrebbe sembrare complesso per chi ne sa poco di criptovalute, ma ti assicuro che troverai tantissimi articoli, video, guide e quant’altro per poter approfondire l’argomento e capirlo perfettamente, cosa che dovresti fare in ogni caso se vuoi sfruttare questa opportunità. Non te li linko neanche, perché dovrai obbligatoriamente perdere tempo per leggere articoli o almeno guardare video e iniziare dal cercarti quelli giusti è già un buon inizio (anche solo per capire se realmente ti interessa o no, perché se non hai voglia neanche di metterti a fare due ricerche su Google lascia perdere, tieniti la tua collana nel cassetto e stop).
Se hai capito o magari già sai cos’è il Pax Gold, puoi iniziare ad approfondire per capire come sfruttare i tuoi Pax Gold per guadagnare, in diversi modi.
Monetizzare il Pax Gold
Ci potrebbero essere decine o forse centinaia di metodi, ma sono uno più complesso dell’altro e sono tutti molto rischiosi. Quasi tutti.
Quello a cui ho pensato io è qualcosa che deve essere considerabile pari al tenersi l’oro nel cassetto, sia per rischi sia per le (poche) opportunità che ci dà l’oro fisico (principalmente, quello di poterlo vendere in caso di necessità), offrendo però qualcosa in più, guadagno in primis ma anche altro. Ripeto, al pari del tenere il proprio oro nel cassetto (o in cassaforte, dove volete).
Lo Staking
Per chi ne sa già qualcosa di cripto, probabilmente questa parola non è nuova e conosce già il concetto. Per chi non lo conoscesse, lo staking potrebbe essere paragonato agli interessi che vi paga la banca per i soldi che tenete nel vostro conto corrente (se lo prevede) o in un conto deposito. Similmente, nella blockchain sono previsti sistemi che generano interessi per il solo possedimento di una certa criptovaluta o se si sceglie di vincolarla per un tempo predefinito.
Anche qui è d’obbligo l’approfondimento, perché a me servirebbero ore per spiegarvi cos’è e come funziona nel dettaglio. Quello che posso dire, in breve, è che tante piattaforme usano sistemi di garanzie che in pratica difficilmente vi faranno perdere la vostra cripto*. Sono in un certo senso più sicuri dei conti bancari stessi, soprattutto di questi tempi in cui non è raro vedere anche grandi banche fallire quasi da un giorno all’altro. Una banca per quanto sicura sia, sarà sempre vulnerabile all’errore umano (o alla sua criminalità), mentre nella blockchain ciò potrebbe non essere possibile. Potrebbe, perché ci sono piattaforme che truffano e basta, quindi bisogna comunque saper scegliere dove mettere i propri soldi. Per questo ripeto è d’obbligo approfondire e informarsi, da più fonti, è inutile che vi scriva qui io come e perché gli smart contract sono sicuri. Leggete, approfondite, imparate e capirete tutto da soli, magicamente.
*in breve, ma approfondisci: tante piattaforme permettono a chi possiede criptovaluta di usarla come garanzia, al fine di ottenere altre criptovalute (pagando un interesse), generalmente stablecoin che manterranno un prezzo stabile rispetto alla cripto usata come garanzia. Se il valore della cripto scende troppo, al debitore verrà chiesto di aggiungere ulteriore garanzia altrimenti superata una certa soglia (una percentuale inferiore al valore totale dato in prestito tramite stablecoin) la cripto usata come garanzia si perderà. A quel punto, il debitore potrà tenere la stablecoin presa in prestito, mentre la piattaforma venderà subito la cripto (guadagnando la percentuale stabilita dalla soglia di garanzia). In sostanza, la piattaforma che segue questo sistema non può mai perderci, perché se la cripto scende la vende prima a un prezzo superiore di quanto ha dato in prestito (guadagnandoci), se invece il debitore restituisce il debito, gli viene restituita la cripto ma la piattaforma guadagna gli interessi. Rischio quasi 0. Quasi perché bisogna sempre e comunque assicurarsi che la piattaforma sia affidabile. Ma sempre meno delle banche, che oltre alla fiducia in loro stesse (come la fiducia che dovresti avere in Nexo, YouHodler o chichessia) dovresti anche fidarti che i debitori ripaghino i debiti, perché la banca non ha tutte queste garanzie matematiche e sicure.
I guadagni previsti tenendo in staking i vostri Pax Gold possono (anzi sicuramente lo faranno) variare e dipendono dalle piattaforme in cui li mettete in staking. In generale, non c’è da aspettarsi molto, forse l’1% all’anno? Alcune piattaforme, come Nexo e YouHodler, attualmente pagano una percentuale che va da 4% al 7% all’anno. Non stiamo parlando di JP Morgano o Unicredit, ma Nexo è una società che sa il fatto suo, vi consiglio di approfondirla se volete usare il suo staking, perché tutto sommato il suo modello di business sembra permettergli di poter pagare questi interessi. La media tra le varie piattaforme che ho visto è molto più bassa, sotto l’1% all’anno, quindi sono quasi sospette le loro percentuali, ma ripeto, basta un po’ approfondire e informarsi per capire che non è neanche impossibile che riesca a pagarli. Io uso Nexo da un anno e mezzo, ha sempre avuto questi interessi e li ha sempre pagati… poi ovviamente non è detto che possa avere problemi da un giorno all’altro, o bloccare i nostri fondi senza motivo e bloccarci in lunghe e complesse procedure che possiamo gestire solo per email o chat, visto che non hanno uffici, non in Italia… quindi comunque fate le vostre considerazioni. Nexo a parte, qualsiasi piattaforma che usiate per lo staking dovete valutarla per bene, cercando più informazioni e recensioni possibili prima di metterci soldi dentro. YouHolder non lo uso ancora, ma sembra abbastanza seria come piattaforma.
Per i PRO: Trading
Il Pax Gold è una criptovaluta e sono tanti gli exchanger che lo supportano. Di conseguenza, è facile trovare una piattaforma in cui fare trading usando il Pax Gold, se volete. L’oro è un asset “semplice” per il trading, ma non fraintendetemi e non iniziate subito a improvvisarvi trader: è comunque un lavoro per professionisti ed esperti, non provateci nemmeno se non avete un’adeguata conoscenza del trading e di questo mondo. Io stesso non lo faccio (se per caso ve lo stavate chiedendo e può incentivarvi a non farlo se non siete esperti). Con semplice intendo solo che rispetto ad altri asset ha oscillazioni più lievi, ha andamenti più prevedibili (inutile a questo punto ribadire che parole come “prevedibile” vanno prese con le pinze, giusto?) e per chi è esperto e magari fa trading su questo asset da anni, potrebbe essere semplice ottimizzare i profitti con del trading a basso rischio. Potresti farlo comunque tramite cdf, etf, piattaforme di broker varie… ma oltre a perderci molto in commissioni probabilmente, ti priveresti dei guadagni che potresti ottenere dallo staking quando vendi l’oro in attesa di un ribasso.
Se poi sei proprio un esperto, ma veramente esperto, potresti usare il Pax Gold come “liquidità” o base per il tuo trading in criptovalute, essendo una valida alternativa alla valuta o ad altre stablecoin (magari in periodi in cui è statisticamente basso…). Queste ripeto sono solo idee di come si potrebbe usare il Pax Gold e monetizzarlo ulteriormente grazie al trading, ma non vi sto assolutamente dicendo che è questa la prima cosa che dovete fare, anzi è l’ultima o forse non è proprio una cosa che dovreste fare.
I guadagni dal trading con l’oro ovviamente possono variare per tante ragioni, in base al modo in cui operate, al periodo, e a tutti i fattori minori e maggiori che possono esserci, ma probabilmente per un trader esperto che segue l’andamento dell’oro e magari ha già esperienza nel trading di questo asset, fare anche solo un 2-3% all’anno non mi sembra impossibile, anzi.
Quindi
Quindi, se hai oro fisico e vuoi provare qualcosa di diverso rispetto a tenerlo nel cassetto, approfondisci quanto ti ho detto. Potresti guadagnarci qualcosa, anche solo imparare magari.
Detto ciò, cerchiamo di capire quanto può convenire.
I vantaggi, senza cercare complicate soluzioni, sono principalmente:
- la possibilità di convertire il tuo “oro” in valuta in tempi e costi minori
- la sicurezza
- la possibilità di guadagnare lasciando fermo il tuo “oro”
Gli svantaggi, se vogliamo citarli:
- necessità di un minimo di competenze (creare un account sulle varie piattaforme, usarle per depositare, prelevare, ecc)
- necessità di approfondire e valutare facendosi aiutare da un esperto (e questo articolo non vale come approfondimento o valutazione di un esperto!)
- non possedere oro fisico, ma digitale (possiederai Pax Gold, una criptovaluta, una stablecoin centralizzata e non decentralizzata)
- dover vendere il proprio oro fisico (e tutta la prassi necessaria per convertire poi i soldi ricevuti in Pax Gold)
Per sicurezza nei vantaggi intendo soprattutto la sicurezza data dalla blockchain rispetto ai sistemi tradizionali delle banche o dei vari istituti di credito e rispetto a tenere l’oro in casa.
Spero di essere stato utile e di averti dato uno spunto per approfondire questo argomento e magari un giorno diventare anche tu un possessore di oro digitale.