L’invulnerabilità è il sogno di tutti gli esseri umani, dall’antichità fino ad oggi. Da questo fortissimo desiderio sono nati i miti di Achille e di Sigfrido. Il primo venne immerso dalla dea Teti, sua madre, nello Stige; divenne invulnerabile in ogni parte del corpo (praticamente imbattibile), eccetto che sul tallone. In quanto la madre lo aveva tenuto per i piedi durante la delicata operazione.
Il secondo è l’eroe del Canto dei Nibelunghi e l’invulnerabilità se la guadagna; per ottenerla deve uccidere il feroce drago Fafnir e immergersi nel suo sangue. Tuttavia mentre Sigfrido fa il mitico bagno una foglia si posa sulla sua spalla: quel punto sarà il suo unico punto debole.
Inaspettatamente, tra le meraviglie della natura c’è un essere vivente invulnerabile al pari dei due eroi, di cui ancora non si è scoperto il “tallone d’Achille”.
Il tardigrado o orso d’acqua: qual è il segreto della sua invulnerabilità?
L’orso d’acqua è un esserino dalle dimensioni insignificanti, tanto piccolo da poter essere osservato solo al microscopio; non riesce infatti a superare la grandezza di 1,5 mm.
L’aspetto di questo invertebrato ricorda, in miniatura, quello degli orsi e l’animale prende il suo nome da questa bizzarra rassomiglianza. Pur essendo molto lento nei movimenti, ha una capacità di sopravvivenza molto elevata, per quello che si sa la più elevata sul pianeta Terra.
I super poteri dell’orso d’acqua
Questa creatura ha infatti la straordinaria capacità di resistere a qualunque sollecitazione negativa. Per essere chiari, sembra che nessuna catastrofe possa distruggerla.
Può sopravvivere al di fuori dell’atmosfera terrestre, e quindi nello spazio. Resiste poi alle temperature più estreme: dai 150° fino a 200° C. Questo esserino minuscolo appare inoltre insensibile alle radiazioni ed è in grado di “sopravvivere per decenni senza bere e mangiare”.
Non è però immortale: la sua vita dura in media una sessantina d’anni: un bel record per un animale così piccolo!