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Il Movimento 5 Stelle attacca Matteo Renzi: “ci hai svenduti per 80 euro”

Si abbatte una forte polemica su Matteo Renzi in materia di immigrazione. La protesta arriva dal Movimento 5 Stelle per bocca di Luigi Di Maio , il quale lo attacca duramente. L’ex premier è accusato di aver svenduto l’Italia in cambio di 80 euro di ‘mancette‘ promesse ai cittadini. L’accusa è molto pesante perché si riferisce ad un presunto accordo che Renzi avrebbe concordato con l’Unione Europea. Ricevere i migranti nei porti italiani ed avere maggior flessibilità da parte della Commissione Ue. Il vice Presidente della Camera inoltre, rilancia sulla questione delle Ong, chiedendo di chiudere i nostri porti, per coloro che non rispettano le regole.

L’Italia accetta gli sbarchi per un ritorno economico

Luigi Di Maio esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, si è recato al Parlamento Europeo, dove ha incontrato Fabrice Leggeti direttore di Frontex, l’agenzia che guida l’operazione Triton per conto dell’Ue. Di Maio ha precisato che questa operazione è partita nel mese di Novembre 2014 ed è stata fortemente voluta da Matteo Renzi. Questo accordo prevede che tutti i migranti che ogni giorno vengono salvati in mare dalle Organizzazioni non Governative, vengano portati nei porti italiani. L’Italia in cambio avrebbe ricevuto più flessibilità economica , in modo tale da poter dare i bonus ai cittadini.

L’immigrazione e i salvataggi in mare

Il Movimento 5 Stelle accusa di ‘alto tradimento’

Il pentastellato ha accusato Matteo Renzi di alto tradimento ed ha chiesto al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, di riferire in Parlamento. Inoltre il Movimento 5 Stelle è stato promotore di un’audizione presso il Parlamento Europeo, sull’emergenza migranti. Fabrice Leggeri ha voluto mettere in evidenza la straordinaria pressione sull’Italia, ma al tempo stesso ha fatto sapere di non aver sentito Stati disponibili ad aprire i loro porti per accogliere eventuali sbarchi.

Matteo Renzi Segretario PD

L’Italia è rimasta sola con un enorme problema

Alla fine dei conti il risultato è, che l’Italia è rimasta praticamente sola a dover affrontare questo grave problema internazionale. Da parte di Germania, Francia e Spagna, il Presidente Paolo Gentiloni, ha ricevuto solo molta solidarietà, qualche pacca sulla spalla e nulla di più. Da parte degli Stati membri, il nostro paese ha ricevuto parole, ma pochi fatti e per questa ragione si ritrova a gestire una situazione per la quale non è in grado di amministrare, ne economicamente, ne tantomeno socialmente. Secondo i dati emanati da Frontex infatti, tra quelli che arrivano sulle coste italiane, solo poche unità possono essere considerati rifugiati. Molti di loro dovrebbero essere immediatamente rimpatriati. Luigi Di Maio in merito a questi dati, ha espresso tutta la sua preoccupazione, perché secondo lui una volta sbarcati in Italia, ci rimangono sistematicamente.

Le carrette del mare

Il Ministro dell’Interno Minniti oggi sarà in Libia insieme al sindaco di Bari Antonio De Caro, per cercare di definire alcuni progetti di intervento ed interrompere il business del traffico internazionale di esseri umani. Per fare questo cercheranno di offrire sostegno istituzionale ai sindaci libici, che sono alle prese con le criticità, anche nella gestione ordinaria. La situazione è ormai al collasso e questo è sotto gli occhi di tutti, ma molti capi di Stato, non rispettano gli accordi internazionali, per fare in modo di alleggerire questa tragica situazione, che il nostro paese si trova ad affrontare completamente da solo.

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