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Pubblicità: come non farsi influenzare dalle tecniche di marketing online

Pubblicità: come non farsi influenzare dalle tecniche di marketing – Internet è ormai all’ordine del giorno, per ognuno di noi. Notizie, svago, acquisti, lavoro, studio… qualsiasi cosa ormai è sul web e visto che è facilmente accessibile quotidianamente lo usiamo. Proprio per questo siamo a conoscenza di una cosa che, se da un lato finanzia e rende possibili gran parte delle attività online, dall’altro infastidisce parecchio gli utenti e rende l’esperienza online a volte molto sgradevole. Sto parlando della pubblicità online.

Banner pubblicitari, pubblicità video, email marketing…

Ci sono diversi tipi di pubblicità online che si differenziano per formato, invito all’azione e mezzo di comunicazione. Elenco qualcuno dei tipi che vedi più frequentemente:

  • Banner pubblicitari: i banner pubblicitari sono posizionati in alcuni punti della pagina, in cui è presente un riquadro con all’interno la pubblicità che generalmente è un’immagine (sempre più frequenti quelle animate, dette GIF) che cliccata rimanderà al sito dell’inserzionista, ossia al prodotto pubblicizzato. Nei banner possono anche esserci video o del semplice testo (ad esempio “Acquista appartamenti a Roma, clicca qui”)
  • Pubblicità video:  è la pubblicità che regna sovrana su siti come YouTube, Dailymotion e tutti gli altri siti di streaming video. Solitamente si tratta di video pubblicitari (avrai notato che su siti grandi sono le stesse pubblicità che vedi in TV anche) che partono prima dell’inizio del video che vorresti vedere. Solitamente dopo qualche secondo puoi “skippare” il video pubblicitario e passare al video che vuoi davvero vedere. A volte, il video pubblicitario interrompe il video che stai visualizzando… molto fastidioso!
  • Popunder, popover, pop-up: Questi formati, spesso identificati come un unico tipo ma che in realtà presentano leggere differenze l’uno dall’altro, sono forse i più fastidiosi e di certo sono quelli più frequenti nei siti “poco raccomandabili” e dai bassi contenuti. Il popunder, è una pagina pubblicitaria (un link) che si apre appena clicchi in un punto qualsiasi nel sito web che stai visualizzando. In base al tipo di apertura (nuova scheda, riquadro,nuova finestra) può chiamarsi pop-up (o popup) o popover (quando apre una nuova finestra).
    Da mobile questo formato pubblicitario può essere veramente fastidioso.
  • E-mail marketing: questo tipo di pubblicità è forse la meno fastidiosa e la meno notata, ma può diventare un enorme problema se ci si ritrova la propria casella email, ad esempio di lavoro, intasata di spam. Per spam si intende generalmente un’email pubblicitaria contenente, appunto, pubblicità spesso ingannevole e pericolosa. Altre volte non c’è vera e propria pubblicità, ma veri e propri tentativi di truffa.
    Infatti a differenza degli altri formati pubblicitari, questo è quello che ha meno controlli. Chiunque può inviarti un’e-mail e scriverti di  tutto, riuscendo anche a non farsi beccare se proprio ci tiene… Il che è molto pericoloso. Inoltre, è molto facile inviare email a nome di un altro. Fai attenzione alle email che ricevi e sii sicuro che il mittente sia effettivamente chi dice di essere (e fidati che non lo è mai, perché le società serie sanno che l’email non è il miglior mezzo di comunicazione per alcuni tipi di messaggi).
  • Altri formati: ci sarebbero poi moltissimi formati pubblicitari di cui si potrebbe parlare, la maggior parte però sono versioni differenti di banner o popup. Un formato che sicuramente ti sarà capitato di vedere (soprattutto nelle app per smartphone) è la pubblicità Interstitial. L’interstitial è un banner pubblicitario che invade tutto lo schermo dello smartphone e si sovrappone a qualsiasi elemento presente nella pagina. Solitamente, l’interstitial si può togliere cliccando su una “X” in alto a destra o sinistra, oppure aspettando qualche secondo. Inutile dire quanto sia fastidioso anche questo tipo, soprattutto se è presente un timer che indica il tempo necessario prima di poter chiudere la pubblicità.

Come non finire nella trappola della pubblicità

Molti formati pubblicitari si integrano perfettamente con il corpo della pagina web che stai visualizzando. Ad esempio, ultimamente si utilizzano molto le “Native Ads“, ossia banner che contengono degli “articoli correlati” alla notizia che si sta visualizzando. Molte native ads utilizzano colori e formati che rendono la pubblicità un tutt’uno con il resto della pagina del sito, rendendo molto difficile per l’utente capire quale contenuto è pubblicità e quale vero contenuto. Questo succede soprattutto sui social, dove 1/3  degli utenti non distingue la pubblicità dai contenuti.

Quindi primo consiglio:

TIENI GLI OCCHI APERTI 👀: distingui sempre pubblicità e contenuti e ricorda che cliccando sulle pubblicità finirai su un sito esterno a quello che stai visualizzando.
Un modo per riconoscere subito la pubblicità dai contenuti è controllare (guardando in basso a destra o a sinistra del browser mentre hai il mouse posizionato sopra il contenuto) se il sito a cui rimanda sia lo stesso del sito che stai visualizzando. Se è diverso, si tratta molto probabilmente di pubblicità.

Una volta che saprai distinguere quali sono le pubblicità e quali i contenuti del sito, già eviterai gran parte dei guai. Non è comunque sufficiente solo questo. Infatti il prossimo passo è riconoscere le pubblicità serie da quelle spam, truffa e da quelle fastidiose.

Come fai a sapere se cliccando su un banner pubblicitario non finirai su un sito web malevolo? In effetti, non c’è un modo preciso, devi comunque un po’ fidarti. Certo, è chiaro che un sito web molto visitato non si rovinerà mai la reputazione solo per poter mettere 10 minuti pubblicità ingannevole…. quindi navigare su siti web di un certo “calibro” già garantisce un minimo di sicurezza (anzi, molta).

Riconoscere il circuito pubblicitario è importante, così come navigare su siti sicuri e molto visitati.

I circuiti pubblicitari, sono le agenzie pubblicitarie che vendono il servizio di pubblicità anche online e che mettono a disposizione di inserzionisti e pubblisher tutti gli strumenti necessari affinché domanda e offerta siano soddisfatte col massimo dei risultati.
Il circuito pubblicitario più famoso e più utilizzato in assoluto (questo sito stesso lo utilizza oggi) è quello gestito direttamente da Google e si chiama Adsense. Google Adsense è il circuito rivolto ai pubblishers, ossia coloro che hanno il sito web in cui vendere spazio pubblicitario, mentre Google Adwords (oggi Google Ads) è il nome del circuiti rivolto agli inserzionisti i quali acquistano pubblicità in base alle keywords di cui hanno bisogno. Si distingue in quanto in uno degli angoli del banner, come in tanti circuiti pubblicitari, è presente questo logo Pubblicità Adsense criteo logo banner newslandia che cliccato ti permetterà di avere informazioni e impostare preferenze sui singolo banner visualizzati (se non vuoi mai più vedere un determinato banner, clicca sulla X mentre c’è quel banner e scegli la motivazione tra quelle proposte per cui non vuoi vedere più quel banner: Google si ricorderà di questa tua scelta).

Adsense non è l’unico, ce ne sono migliaia di circuiti. Ha però dei requisiti molto particolari ed è molto rigido nei controlli, quindi se un sito web visualizza banner Adsense, in un certo senso sta già dimostrando di rispettare determinate regole (prima di tutte la qualità).

La parte difficile

Già, fin’ora tutto quello che hai letto avresti dovuto trovarlo semplice. Se così non fosse, ti consiglio di rileggere bene il tutto e di farti spiegare bene da chi ne sa qualcosa i punti che non hai capito. E’ inutile tentare di capire le tecniche di marketing e persuasione se poi non sai distinguere pubblicità e contenuti.

La vera parte difficile è non lasciarsi abbindolare, persuadere dalle pubblicità. Soprattutto online, i circuiti pubblicitari come Adsense tracciano i tuoi interessi (basandosi sulle pagine che hai visitato, le azioni che hai compiuto online, i siti in cui sei iscritto…) e tendono a mostrare quindi pubblicità di prodotti e servizi che realmente ti interessano. Questo induce quasi sempre quantomeno a cliccare sul banner.

La cosa pericolosa però non è che mostrino banner che ci interessano. Questo anzi è utile. La pericolosità sta nel fatto che Google, come tutti gli altri, non tracciano solo interessi, ma un vero e proprio profilo personale dell’utente. Da questi dati, determinano altre informazioni come il tuo reddito, il tuo quoziente intellettivo e chissà cos’altro. Quindi un circuito pubblicitario che sa che sei ricco, che sei un compratore convulsivo, che non ti informi abbastanza… non ci penserà due volte a bombardarti di pubblicità di prodotti costosi e inutili, convincendoti prima o poi a comprare.
Se Google sa che sei un fan di “Newslandia”, ti mostrerà prodotti pubblicizzati da Newslandia, così quasi certamente li comprerai… Insomma, hai capito.

Quindi, cosa possiamo fare? Intanto, eliminare frequentemente i Cookies dal browser, così da lasciare meno informazioni possibili nel nostro browser che i circuiti pubblicitari utilizzeranno. Poi, eseguire l’opt-out dai circuiti pubblicitari. Ogni circuito pubblicitario deve obbligatoriamente permettere ad ogni cittadino europeo di poter scegliere se il circuito può raccogliere e utilizzare dati personali o meno e deve eliminare ogni dato in suo possesso se richiesto. Quindi eseguendo l’opt-out da Adsense, Criteo, Tradedoubler e tutti gli altri, difficilmente sapranno molto su di te.

Il vero consiglio però è:

Naviga con coscienza e con la consapevolezza che qualsiasi cosa stai facendo, è sotto l’occhio di qualcuno. Quel qualcuno, ha studiato anni per riuscire a capire subito chi sei e cosa vuoi, ma soprattutto sa come persuaderti. Non lasciare mai dati importanti online.

Quindi devi prenderti dal panico o non navigare più? NO! Devi solo fare attenzione e prendere tutte le misure di sicurezza necessarie. Cancella spesso i cookie e fai l’opt-out dai circuiti, ma soprattutto non farti persuadere da ogni cosa.

Infine, sii intelligente

La pubblicità come ho detto permette a molti siti web, questo incluso, di esistere. Forse Newslandia non è poi tanto necessario per il mondo 😂 ma tanti altri siti web forse si e in ogni caso si tratta pur sempre di guadagni fatti facendo ciò che si ama.

Quindi installare estensioni come adblock plus è una scelta pessima. Ha senso per alcuni siti web, che esagerano con le pubblicità, inserendo banner e popunder ovunque. In un sito come Newslandia però, non credo che le pubblicità siano così fastidiose da rendere difficile la navigazione… quindi evita l’adblock sui siti che non esagerano con le pubblicità. E’ un modo anche per ricambiare il lavoro svolto dai webmaster.

Pensa piuttosto ad entrare nella mentalità del web, perché in futuro sarà obbligatorio capire Internet, quindi invece di odiare le pubblicità, impara a distinguerle, a evitarle e a cliccarle solo quando necessario. Come? Seguendo questi ultimi consigli.

Come riconoscere una pubblicità falsa o pericolosa

E’ più semplice di quello che pensi. Prezzi estremamente bassi? 99% si tratta di una truffa. Negozi online mai sentiti, che pubblicizzano prodotti magici? Truffa. Prodotti per la bellezza? 99% truffe. Prodotti per l’allungamento del pene? Truffe.
Come mai? Un po’ lo dico per esperienza, ma anche perché effettivamente pensaci: quanto è facile dire cazzate online? Molto. Di conseguenza, soprattutto nel mondo delle pubblicità, c’è chi ci dà dentro alla grande in questo, giocando soprattutto sulle emozioni e sui gusti della gente.
Sei grasso? Vorrai sicuramente dimagrire. Per dimagrire ci vuole tempo e fatica. E se ti dicessi che si può dimagrire in soli 5 giorni senza il minimo sforzo, mangiando tutto quello che vuoi…? Ti piace la cosa eh, saresti disposto a cliccare su questo link per scoprirlo? Se hai già cliccato o se ci stai pensando, sappi che sei un vero idiota.

Attirare la gente è facile, anche i più furbi spesso ci cascano. L’importante però è sapersi sempre orientare e avere sempre la situazione sotto controllo. Hai cliccato su un banner e improvvisamente ti ritrovi su una pagina in cui ti chiede IBAN, email paypal, numero di cell o chissà cos’altro? Esci immediatamente dalla pagina e inseriscila nella blacklist del tuo browser. Ricorda che un sito web che ha buone intenzioni, è il più trasparente possibile e non fa mai pressioni sull’avere i tuoi dati o i tuoi soldi subito, il più velocemente possibile…

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