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San Martino di Tours: il santo, la festa, le tradizioni

L’11 novembre coincide in Italia con la festa di San Martino, una ricorrenza religiosa e popolare che fa parte della nostra cultura e delle nostre tradizioni.

San Martino viene infatti festeggiato su tutto il territorio nazionale, senza distinzioni tra Italia settentrionale, centrale e meridionale. Ogni regione ha le sue usanze, che riguardano in primo luogo il settore enologico e agroalimentare.

Breve agiografia di san Martino

Nato in Pannonia (oggi Ungheria) nel 316, Martino si arruola giovanissimo nell’esercito imperiale. Proprio durante il servizio militare si verificò l’evento leggendario che lo convinse a convertirsi definitamente al cristianesimo. All’età di diciotto anni infatti Martino divise il suo mantello con un mendicante; si trovava ad Amiens, e, la notte successiva al suo atto generoso, gli apparve Gesù avvolto nel mantello da lui donato.

Martino si fece battezzare e, dopo il servizio militare obbligatorio, fondò a Ligugé una comunità monastica. Nel 371 viene eletto vescovo di Tours. Morì nel 397 a Candes-Saint-Martin.

A San Martino si usa consumare il vino novello insieme a carne arrostita, in particolare salsiccia e carne suina.

La festa

La festa di San Martino ricorre l’11 novembre e coincide, per tradizione, con il primo assaggio del vino novello. Viene consumato, di solito, insieme a caldarroste e a un barbecue a base di salsiccia e altri tipi di carne.

Il vino novello è consumato un anno dopo l’imbottigliamento, non è quindi adatto a una lunga maturazione. E’ il frutto di un particolare metodo di vinificazione originario della Francia.

In Italia si producono ben 200 vini novelli di qualità, garantiti dai marchi Doc e Igt. Tra i più noti troviamo il Merlot, il Montepulciano, l’Aglianico e il Cabernet.

Le tradizioni

E’ impossibile riportare tutte le tradizioni regionali italiane legate alla festa di San Martino. In Sicilia si preparano i biscotti di San Martino, un dolce duro da masticare e dal profumo di anice e cannella.

Anche in Veneto si cuociono dei biscotti particolari, sagomati come il santo a cavallo;  inoltre in questa regione i bambini con pentole e coperchi fanno chiasso per le strade, chiedendo ai passanti “qualche spicciolo o regalino”.

 

 

 

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