Siamo bombardati dalla pubblicità di dentifrici sbiancanti, rinfrescanti e salva-gengive; dalle reclame di collutori super efficienti che eliminano la quasi totalità dei batteri presenti in bocca. Si trovano in commercio spazzolini di ogni genere, e quelli elettrici sono diventati un prodotto alla portata di tutte le tasche.
E di certo non mancano nel nostro paese i medici odontoiatri. Tuttavia, secondo la fondazione Veronesi, in Italia aumentano non solo i casi di carie, ma anche quelli di alitosi.
Cosa è l’alitosi
L’alitosi è il persistere nel cavo orale di alito “cattivo”, cioè sgradevole. Esso si forma a causa di “processi di decomposizione batterica che sviluppano composti volatili dello zolfo”.
L’alito cattivo si riscontra in presenza di stati patologici transitori come la febbre, e può essere sintomo di reflusso. Nella maggior parte dei casi è dovuto a problemi che riguardano la dentatura e le gengive.
Oppure semplicemente dipende dall’alimentazione che si segue. Se nella dieta sono spesso presenti aglio o cipolla, inevitabilmente il nostro alito non saprà di rose.
Come prevenire l’insorgere di questo fastidioso disturbo
Per prevenire la formazione dell’alitosi occorre innanzitutto rispettare un buona igiene del cavo orale e recarsi dal dentista per effettuare controlli ciclici.
In secondo luogo si dovrebbe smettere di fumare e ridurre il consumo di bevande alcoliche; infatti il fumo riduce la fluidità della saliva, soprattutto in associazione alle bevande alcoliche.
Sarebbe poi il caso di inserire nella dieta frutta e verdura, ancora più benefiche se consumate crude. Si consiglia inoltre di bere molta acqua e di “masticare bene e a lungo”: prendiamoci dunque il tempo necessario per consumare i pasti!
Alimenti e tisane che aiutano a contrastare l’alitosi
Giovano alla freschezza dell’alito le erbe aromatiche (salvia, rosmarino, menta, timo e basilico) e lo yogurt magro. Vegetali rinfrescanti sono inoltre “il sedano, le zucchine, l’uva, le carote, i cetrioli e il limone”.
Utili a prevenire i fastidi legati alla digestione, e tra questi anche l’alitosi, troviamo infine le cosiddette “tisane carminative”, a base di finocchio o anice, da bere amare a fine pasto.