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Corinaldo, giallo sulla presenza di Sfera Ebbasta: evento fasullo?

Continuano le indagini per fare chiarezza su quanto accaduto alla Lanterna Azzurra di Corinaldo la serata scorsa. A causa di un fuggi fuggi generale per cause ancora da accertare, sei persone sono morte sotto alla calca. E’ di questi giorni un video diventato virale nel web, dove un 15enne testimone della strage, ha voluto raccontare la sua opinione su quanto accaduto. Secondo il ragazzo infatti, la serata era una falsa.

Sfera Ebbasta mai invitato

Si chiama Francesco Clementi il 15enne rimasto fortunatamente illeso durante la tragica notte di Corinaldo. Ora, tramite un video sul suo profilo Facebook, esprime tutti i suoi dubbi riguardo la serata trascorsa.

L’inizio del concerto tanto pubblicizzato di Sfera Ebbasta all’interno della discoteca in questione, era previsto per l’una meno venti. A far insospettire il 15enne, un filmato dello stesso artista caricato nel social di Instagram in cui si mostrava ancora a Rimini poco dopo la mezzanotte. L’atteso ospite era ancora sopra ad un altro palco poco prima dell’inizio dell’evento che si sarebbe dovuto tenere a Corinaldo. In più, così come sottolinea Clementi, Sfera Ebbasta non ha mai accennato ad un suo evento successivo presso la provincia di Ancona.

Secondo il 15enne quindi, l’evento alla Lanterna Azzurra era solo una falsa. I gestori della discoteca avrebbero utilizzato il nome dell’artista tanto amato per far arrivare più persone possibili, senza però aver mai invitato il vero ospite della serata.

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Lo spray per evitare il rimborso

Ma non è solo l’accusa di aver mentito sulla serata quella che il giovane lancia ai gestori del locale. Secondo il 15enne infatti, anche lo spray urticante che ha causato la tragedia avrebbe una sua motivazione.

Francesco afferma che, sempre secondo lui, lo spray sarebbe potuto essere utilizzato proprio da qualcuno che gestisce la discoteca. Il motivo? Se la serata si fosse conclusa in un modo tanto inaspettato ed imprevedibile, i gestori non avrebbero dovuto rimborsare il biglietto pagato dai molti ragazzi. In questo modo nessuno si sarebbe mai accorto dell’assenza dell’artista e non avrebbero potuto neanche dare la colpa al locale.

Nessuna di queste dichiarazioni ha una prova concreta, ma con il passare delle ore le parole del 15enne sembrano essere sempre più credibili.

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