C’è aria di cambiamento nella celebrazione della Messa domenicale! Infatti il 13 ottobre 2020 “è stata presentata a san Giovanni in Laterano la nuova edizione del Messale romano”.
Le novità introdotte dal nuovo testo liturgico diventeranno obbligatorie dal giorno di Pasqua 2021 (che cadrà il 4 aprile), ma i sacerdoti potranno utilizzarle già dalla prima domenica d’Avvento (29 novembre). Si tratta principalmente di novità legate alla forma più che alla sostanza, in quanto dipendono da una traduzione di qualità superiore. Scopriamo insieme quali sono queste importanti novità.
Un riconoscimento della dignità della donna nel nuovo Messale
Al momento del Confesso la formula “Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli” terminerà in “a voi, fratelli e sorelle”. Un significativo riconoscimento nel Messale della dignità della donna da parte della Chiesa cattolica.
Una traduzione più corretta per il Gloria
Nella recitazione del Gloria la formula “Pace in terra agli uomini di buona volontà” vede all’interno del Messale la modifica “Pace in terra agli uomini, amati dal Signore”; questo per una migliore resa del testo originale.
Nel Messale una modifica anche nel Padre nostro
Ha già fatto parlare di sé la modifica della preghiera del Padre nostro, che vedrà al posto di “e non ci indurre in tentazione” la formula “non abbandonarci alla tentazione”, che esplicita il fatto che la tentazione non proviene da Dio. Egli, al contrario, è vicino agli uomini nei momenti di crisi e di difficoltà.
Il rito della pace e l’invito alla comunione
Cambiano anche altre due formule. Anziché “scambiatevi un segno di pace” si troverà nel nuovo Messale l’espressione “scambiatevi il dono della pace”. Infine il sacerdote, al momento dell’elevazione del pane e del vino consacrati, non dirà più “beati gli invitati alla cena del Signore” ma “Beati gli invitati alla cena dell’Agnello”.
Il Messale modifica la formula di commiato
Cambia anche la formula conclusiva della Messa: essa sarà infatti “Andate e annunciate il Vangelo del Signore”.