Chi visita il Salento, il tacco d’Italia, non può fare a meno di dedicare almeno una giornata a Lecce. Il capoluogo salentino si è guadagnato infatti per le sue bellezze architettoniche il titolo di “Firenze del Sud”. Tra i monumenti più significativi, è possibile ammirare il Duomo con la sua suggestiva piazza, la Basilica di Santa croce e piazza Sant’Oronzo.
Lecce tuttavia non è solo il barocco e le sue bellissime chiese. C’è un altro ottimo motivo per visitarla: il pasticciotto leccese. Proprio qui è stata infatti creata questa specialità salentina.
La storia e le origini di questa deliziosa specialità leccese
Il pasticciotto leccese è stato inserito dal Ministero delle Politiche Agricole alimentari e Forestali tra i prodotti tipici nazionali.
L’invenzione di questo delizioso dessert risale al Cinquecento, ma la prima testimonianza documentale della sua esistenza è del 1707 e proviene da un atto notarile. Alcuni attribuiscono tuttavia la sua creazione alla pasticceria Ascalone di Galatina (1745).
Il pasticciotto leccese è un dolce di forma ovale di pasta frolla, con ripieno di crema pasticcera. Fra i suoi ingredienti si trova lo strutto.
Rielaborazioni della ricetta tradizionale son poi il fruttone e il pasticciotto Obama. Il fruttone ha un ripieno di pasta di mandorla e cotognata. Il pasticciotto Obama, ideato nella pasticceria Chèri di Campi Salentina, è al gusto di cacao.
Il pasticciotto leccese nel mondo
Il pasticciotto leccese è molto apprezzato anche al di fuori dei confini nazionali. Anche grazie all’intraprendenza dei pasticceri salentini, che non perdono l’occasione di esportare all’estero la tradizione culinaria del Salento.
Di recente il quotidiano argentino La nacion ha inserito il pasticciotto tra i migliori dolci del mondo.
Passeggiando per le strade di Londra è possibile gustare questa specialità leccese nel locale londinese Saporita.
Si può mangiare anche nella città di New York e in Germania. Infine in Svizzera, a Zurigo, si può fare colazione con questo dolce tipico del Salento.